Stampacchia, il futuro delle imprese è nel controllo di gestione e nelle sinergie
AVERSA - “Il futuro delle imprese è di realizzare un controllo
di gestione efficace e programmare un ampliamento
dell’attività a livello internazionale che può essere
affrontata solo attraverso l’aggregazione, utilizzando le
opportunità che sono oggi disponibili con la legge sulle reti di
impresa”. Lo ha detto Paolo Stampacchia, ordinario di economia
e gestione delle imprese dell’Università di Napoli Federico II
intervenendo al forum “Il controllo di gestione per
l’innovazione e lo sviluppo delle Pmi” promosso dall’Ordine
dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli Nord,
presieduto da Antonio Tuccillo.
“Le nuove opportunità possono e devono essere realizzate
sulla base di un piano strategico - ha aggiunto Stampacchia - che
vede le similarità e le complementarietà possibili fra più
imprese”.
"L'obiettivo è quello di effettuare sinergie sul
territorio con l’assistenza dei commercialisti - ha
sottolineato Tuccillo - con l'obiettivo di competere con le
nostre imprese sia sul mercato nazionale che
internazionale".
“La buona organizzazione è sinonimo di crescita” ha
sostenuto Riccardo Imperiali di Francavilla, numero uno della
sezione Terziario avanzato dell’Unione Industriali di Napoli.
“Bisogna avere coraggio e fare sinergia tra imprese , c'è
una legge che premia chi investe su beni immateriali ma
fondamentalmente chi investe in ricerca e sviluppo e questo
devono fare le imprese per diventare più grandi”.
“Il ruolo del commercialista nelle aziende che hanno come
obiettivo migliorare il controllo di gestione e predisporre
un’aggregazione – ha evidenziato Antonio Carboni, consigliere
delegato dell’Odcec Napoli Nord - è contribuire ad individuare
nuovi sbocchi sui mercati attraverso una nuova strategia globale
che miri ad adottare forme di collaborazione con l’applicazione
di nuove metodologie e strumenti ai colleghi che sono già
impegnati in questo tipo di attività o quelli che vogliono
accingersi e specializzarsi nella materia.
“L'obiettivo è quello di fondere il controllo di gestione
anche nelle piccole imprese”, ha osservato Francesco Giuliano,
dottore commercialista e consulente di direzione ed
organizzazione aziendale. “La frammentazione di piccole imprese
determina anche una destrutturazione come è successo anche
nell'ambito commerciale: scompariranno o dovranno fondersi.
L'auspicio – ha aggiunto - è di diffondere anche tra i
commercialisti, che sono i primi consulenti degli imprenditori,
l'idea di programmare la fusione tra piccole
strutture”.
All’incontro sono intervenuti Giovanni Esposito, docente di
Gestione dell’Innovazione e A.U. Mes (Managerial Engineering
Solutions) e Fabio Provvedi, sales manager Zucchetti.