Rovazzi commuove Sanremo 2019 con la dedica al padre scomparso
«Volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo».
Commozione a Sanremo 2019: dal palco dell'Ariston Fabio Rovazzi ha rivolto una dedica al padre, morto nel 2010. «Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, prima di lasciare il palco vorrei dedicare due parole a una persona che non vedo da un po' di anni. Caro papà, non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo».
Fabio Rovazzi lascia il palco di #Sanremo2019 con una dedica a suo padre. 😢 @rawvatsy pic.twitter.com/8sUk07Whmm
— TV Italiana (@TV_Italiana) February 7, 2019
Rovazzi, salendo sul palco dell'Ariston, si è autoproclamato «distruttore artistico» al posto del dirottatore artistico Claudio Baglioni e ha cantato Andiamo a comandare. In platea, soprattutto gli spettatori più giovani si sono alzati e hanno ballato. Alla fine dell'esibizione Rovazzi ha chiesto un'opinione al pubblico e sua madre, seduta in prima fila, gli ha risposto che preferisce Baglioni. Ma lui non si è dato per vinto, finché persino il direttore d'orchestra non si è ribellato: «Ho toccato il punto più basso della mia carriera con Andiamo a comandare. Me ne vado», ha detto infatti il maestro Maurizio Filardo. Anche l'orchestra si è rifiutata di suonare, tranne un violinista. Rovazzi allora ha chiesto un leggio e ha recitato i versi di alcuni suoi brani. Alla fine dello sketch ha fatto irruzione un agitatissimo Fausto Leali («Questo Festival è truccato, deve vincere Fausto Leali!»), come fosse il Cavallo pazzo che ha tormentato tante edizioni di Sanremo.