Napoli, Confcommercio chiede al governo una legge speciale sulla sicurezza
NAPOLI - “Una legge speciale per Napoli, affinché vengano
tutelati i turisti e gli abitanti di una città che sta cercando
di risollevarsi in un momento delicatissimo per la propria
economia”. E’ la richiesta che Pietro Russo, presidente di
Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli,
rivolge al presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, all’indomani dei gravi episodi di criminalità
che hanno interessato il capoluogo partenopeo.
“ La città non può essere ostaggio di pochi
delinquenti - prosegue il presidente Russo - e noi non resteremo
silenti di fronte a tale emergenza. La situazione è difficile.
Siamo arrivati a 44 omicidi dall’inizio dell’anno. Un
incremento del 30% rispetto al 2015. Numeri che stridono con la
volontà di rilanciare turismo ed economia. Ho convocato
d’urgenza la Giunta dell’associazione e ho avuto mandato per
chiedere al ministro degli Interni, Angelino
Alfano, la convocazione di una riunione “ad hoc” con
i criteri dell’urgenza per l’adozione di provvedimenti
straordinari”.
“La recrudescenza operata dalla criminalità organizzata e
predatoria - spiega il numero uno della Confcommercio - necessita
di risposte immediate. Nel week end i nostri associati hanno
protestato per i numerosi episodi criminali nel centro della
città, in particolare a Montesanto e nella Pignasecca. Bisogna
mettere in campo più uomini delle forze dell’ordine avendo
particolare attenzione per i ‘punti caldi’ della città; in
secondo luogo occorrono norme speciali che, sempre nel rispetto
dei diritti civili, consentano a polizia, carabinieri, guardia di
finanza e magistratura di avere più mezzi per prevenire i
crimini e per le attività investigative; infine sono
indispensabili norme più severe che consentano di applicare il
principio della certezza della pena che, troppo spesso, è mero
esercizio dialettico in dibattiti e convegni. Accanto a
quest’azione, occorrono interventi per sostenere i redditi
minimi, affinché si sottragga humus fertile alla manovalanza
della criminalità; al tempo stesso bisogna che gli enti locali
investano di più per la realizzazione di servizi e strutture che
possano migliorare la qualità della vita dei napoletani ed
offrire ai turisti un’immagine di città efficiente e moderna.
Voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine e i giudici
impegnati in prima linea per il duro lavoro che stanno facendo
quotidianamente – conclude il leader di Confcommercio - ma è
evidente che non basta. Ci aspettiamo risposte immediate. Noi
continueremo a fare la nostra parte, a difendere tutti gli
operatori economici, e siamo pronti a scendere in piazza per
rivendicare i nostri diritti . Non siamo disposti a chiudere gli
occhi, vogliamo che altri facciano altrettanto”.
“Se manca la sicurezza crolla il turismo - dichiara
Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli
- e sarebbe delittuoso, in un periodo di rilancio per la città,
lasciare i turisti, ma anche i cittadini, in balia di delinquenti
che con un solo gesto, riescono a distruggere anni di lavoro e di
ricostruzione di un’immagine positiva della città”.
“Se le forze dell’ordine locali devono fare i conti con
risorse insufficienti – prosegue Izzo - chiediamo, a
tutti i livelli istituzionali, di intervenire e di incrementare
le risorse da destinare alla garanzia della sicurezza cittadina
perché si tratta di una priorità assoluta e urgente”.
Per Giuseppe Giancristofaro, presidente di
Federmoda, “C’è molta paura in giro, anche perché i
nuovi criminali sono spesso giovanissimi e agiscono sotto effetto
di stupefacenti; i miei colleghi segnalano che spesso i turisti
sono timorosi ad avventurarsi nelle strade del centro. Siamo in
guerra e bisogna agire prima che ci scappi il morto
innocente”.
“C’è bisogno di un vero e proprio ‘piano Marshall’ per
ristabilire l’ordine pubblico - sostiene Andrea
Mastellone, vicepresidente della Confcommercio
partenopea, con la delega alla portualità -, prima che torni
nella mente delle persone l’immagine di una Napoli poco sicura
se non addirittura pericolosa. Occorre aumentare la percezione di
sicurezza in città partendo dai luoghi d’arrivo come la
stazione e il porto assicurando anche maggiore assistenza ed
ospitalità”.
“Non abbiamo mai smesso di lavorare per la sicurezza in città
- dichiara Ettore Cucari, numero uno della
Fiavet Campania - ma non riscontriamo altrettanta attenzione
nelle istituzioni; il tam tam positivo che ha portato i turisti
nella nostra città ci mette poco a trasformarsi in un boomerang
letale. Basti pensare che per ogni nave da crociera che arriva,
si segnalano due o tre episodi di scippi o borseggi ai danni dei
crocieristi. Non abbiamo bisogno di questa pubblicità negativa,
dobbiamo cavalcare piuttosto questo momento di attenzione per
Napoli da parte dei turisti. Solo così potremo diventare la vera
capitale del Mediterraneo”.