L’ultima di Renzi: guru della dieta col digiuno intermittente
Grazie agli insegnamenti di Fiorello, il leader di Italia viva ha detto di aver perso sei chili in pochi mesi. Andando persino in tivù a sdottorare su abitudini alimentari ed esercizio fisico. Tirato a lucido, ha chiuso la maratona in meno di quattro ore. Ma non ditegli che anche Calenda ha buttato giù 15 chili...
«Ho perso sei chili grazie al digiuno intermittente, corro quasi tutti i giorni e dormo meglio». È un Matteo Renzi tirato a lucido quello che, intervistato di recente dal magazine Sette del Corriere della Sera, ha parlato del suo ritrovato stile di vita in cui l’alimentazione ha un ruolo di primissimo piano.
Former PM Matteo Renzi explains how he was able to lose 6kg thanks to the "intermittent fasting" diet.
June 29, 2023 pic.twitter.com/YXPPtI6ieg
— Crazy Ass Moments in Italian Politics ?? (@CrazyItalianPol) June 29, 2023
Il fatidico incontro con il maestro Fiorello
Il leader di Italia viva, sentito sul tema – destinato a dettare l’agenda politica – anche da Porta a Porta, ha tenuto poi ad aggiungere: «Occhio, bisogna fare anche movimento», probabilmente non a 5 stelle. Da sempre appassionato di running, il senatore di Rignano ha raccontato di aver iniziato a seguire il digiuno intermittente a inizio 2023, folgorato sulla via di Viva Rai2!: «Fiorello è il maestro di tutti noi, quando sono andato in trasmissione da lui a gennaio mi ha mostrato come dopo le 16 ore di pausa si stesse praticamente sbranando un toro da quanto stava mangiando». Digiuno intermittente ed esercizio: tutti i parametri fisici, cardiaci e del sonno di Renzi, ha spiegato lui stesso, vengono monitorati da un anello 3.0 collegato a un’app, che gli ha regalato la moglie Agnese per programmare gli allenamenti.

Il dubbio: avrà mangiato al royal wedding in Giordania?
Si fa presto a dire digiuno intermittente. Ma di cosa si tratta? Chiamato anche digiuno controllato, è un sistema alimentare che comporta la quotidiana astensione dall’assunzione di cibo, in uno specifico arco temporale. Il whole-day fasting comporta regolari digiuni della durata di un giorno, alternati a giorni di normale alimentazione. Quello di Renzi, stando a quanto svelato, è il time-restricted feeding, che concede di alimentarsi solo in un intervallo di ore nell’arco di ogni giornata: la formula 16:8 – la più popolare – richiede di concentrare l’assunzione di cibi e bevande caloriche a una sola finestra temporale di 8 ore, mentre nelle restanti 16 sono concesse esclusivamente acqua e bevande non caloriche. Per intenderci, un esempio: tarda colazione alle 10 e cena già finita alle 18, come uno svedese qualsiasi. In mezzo magari un pranzo frugale come quello consumato da Mario Draghi a Fiumicino. Non è dato sapere se, al royal wedding in Giordania, Renzi sia riuscito a far inserire il rinfresco nella sua finestra temporale.
L’atleta ritrovato che all’Italia mancava da troppo tempo
Conquistato dal digiuno intermittente, Renzi si è poi ripreso tutto quello che era suo. Da sempre appassionato di running, si è rimesso a correre come faceva una volta. Anzi, persino di più: il 2 aprile ha infatti chiuso la Milano Marathon in 3 ore e 58 minuti (First reaction: shock!), prendendosi una grossa soddisfazione personale.
Finire una maratona è una bellissima sfida innanzitutto con te stesso. Rimettersi in gioco ogni giorno è l’avventura più bella della vita. Sono felice di aver chiuso la maratona di Milano in 3h58. Grazie a Paolo e a chi mi ha dato una mano, anche semplicemente con un “Non… pic.twitter.com/NdkbPwpfUB
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 2, 2023
Partecipante illustre della 42,195 km lombarda, Renzi aveva già corso due maratone a Firenze, quando era sindaco del capoluogo toscano, siglando un personal best di 4h 11’01 nel 2011. Ai tempi di Palazzo Vecchio, Renzi andava spesso a correre da solo, all’ora di pranzo, nel parco delle Cascine o sulla strada che porta al piazzale Michelangelo. Approdato poi a Palazzo Chigi, aveva cercato di mantenere le buone abitudini da podista, anche durante i viaggi ufficiali all’estero: indimenticabile l’immagine della corsa sul lungomare dell’Avana con indosso la maglia della Nazionale. A Chicago, invece, si era allenato insieme con l’allora sindaco Rahm Emanuel.

I quattro etti di pasta burro e parmigiano sono un ricordo
Ma la realtà dei continui spostamenti e delle più stringenti misure di sicurezza lo aveva poi costretto a ripiegare dalla corsa (non sempre praticabile) al tennis. «Sveglia all’alba e partita alle 7», aveva raccontato. Alla fine del 2016 Renzi si dimise da presidente del Consiglio, certo non da sportivo: «Mi ha detto che ora ha più tempo per andare a correre, ma sta studiando di dedicarsi al triathlon: ha fatto molta piscina in questi mesi. In bici va bene, la corsa si arrangia, quindi potrebbe andare bene. Non è ingrassato, l’ho trovato abbastanza in forma», disse in quei giorni il suo pizzaiolo di fiducia, Maurizio Mandola, proprietario di un locale a Pontassieve. Stava mentendo sapendo di mentire: Renzi era clamorosamente ingrassato nei quasi tre anni da premier. Nel 2019 il futuro fondatore di Italia viva avrebbe confessato i suoi peccati di gola a Myrta Merlino, su La7: «La sera a palazzo Chigi quando restavo solo a dormire mi facevo tre-quattro etti di pasta con burro e parmigiano». Poi il digiuno, anche di voti.
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La sfida dei chili buttati giù l’ha vinta però Calenda
Dal digiuno intermittente di Renzi alla dieta intermittente: quella di Carlo Calenda, i cui buoni propositi a lungo non sono stati seguiti dai fatti. Nel 2018, commentando su Twitter una foto di un piatto di spaghetti, l’ex ministro dello Sviluppo economico aveva scritto: «Sono a dieta. Per ora solo soddisfazioni dello spirito. Buona pasta».
Dillo a me che sono a dieta. Per ora solo soddisfazioni dello spirito. Buona pasta. https://t.co/wlbnWGmxgO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 25, 2018
Nell’aprile del 2021, in risposta a un meme contro di lui creato da un consigliere comunale di Roma, che aveva usato la foto di un ragazzino sovrappeso, ospite da Myrta Merlino (sempre lei), Calenda aveva detto: «Devo dimagrire per ragioni di salute ma si dica che sono grasso io, ma si può mettere un bambino così sbattuto come un mostro in prima pagina? È una roba abominevole, questo è oltre il limite della decenza». Pochi mesi dopo, al seggio per le elezioni comunali della Capitale, aveva dichiarato: «Oggi la prima giornata di riposo dopo un anno. E ricomincio la dieta». Nel 2022, in vista delle politiche, ha poi raccontato al Corriere della Sera di non aver cambiato le sue abitudini in vista della tornata elettorale, continuando a mangiare ciò che voleva (e a fumare): «Tutti i miei amici che facevano sport sono morti da tempo» (citazione Andreottiana). La dieta, tanto citata e sempre rimandata, infine c’è stata. Sono 15 i chili persi da Calenda negli ultimi mesi, complice un intervento programmato, come ha spiegato lui stesso a Libero: «Me lo ha imposto il dottore. Ma appena lo risolvo mi sono ripromesso di riprenderli tutti. La cura dell’immagine è la fine della politica. E se ingrasserò un po’ non sarà un dramma». E nel caso, ci sarà sempre Renzi per un consiglio. Sempre che gli risponda al telefono.